Voto elettronico per il Quirinale: perché non oggi?

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On. Roberto Fico,

Con la presente lettera teniamo a chiederLe di valutare in sede di riunione tecnica presso la Camera dei Deputati la possibilità di utilizzare il voto elettronico per la procedura di elezione del Presidente della Repubblica. 

Il nostro Paese sta vivendo un momento di grande e costante incertezza: la crisi pandemica ha esacerbato dinamiche insite nel nostro tessuto sociale ed economico. Persino la tenuta delle nostre istituzioni è stata messa a rischio dal continuo susseguirsi di crisi politiche minacciate ed effettivamente compiute. In questo quadro complesso la figura del Presidente della Repubblica ha ricoperto un ruolo quanto mai fondamentale: non solo di garante della tenuta istituzionale, ma anche di simbolo di unità nei momenti di divisione e di guida esperta in quelli di forte incertezza. 

Il 24 gennaio, 1009 grandi elettori saranno chiamati, in seduta comune, a sostituire il Presidente Mattarella, che negli ultimi sette anni ha ricoperto la massima carica dello Stato con coraggio, lucidità e grande rispetto.

Con il protrarsi della situazione emergenziale dovuta alla pandemia, tuttavia, si rendono necessarie riflessioni più  elaborate e soluzioni innovative per la democrazia del paese. Oltre mille persone dovranno raggiungere Roma da tutto il Paese per partecipare al voto; alcune di queste non  sono vaccinate. Altre potrebbero invece contrarre l’infezione da Covid ed essere costrette in quarantena stante le regole in vigore.  

A fronte di numeri della pandemia in crescita, esprimiamo grande preoccupazione per la riuscita effettiva di questo voto, il cui risultato definirà le sorti del Paese nei prossimi sette anni, che saranno cruciali per il nostro futuro. Il problema più grave è rappresentato dal raggiungimento del quorum richiesto per l’elezione del Presidente della Repubblica che ammonta, così come previsto dai dettami costituzionali, a 671 voti nei primi tre scrutini e a 505 dal quarto. L’assenza di parlamentari e rappresentanti territoriali renderebbe ancora più difficile raggiungere il quorum; questa pericolosa evenienza potrebbe scaturire in accordi ampi interni alla maggioranza fin dal primo scrutinio che farebbero venire meno i normali processi processi decisionali, mettendo a rischio di fatto la decisione finale di un nome ampiamente condiviso. Riteniamo quindi necessario, vista l’importanza del tema, richiedere che vengano adottate procedure adeguate alla situazione: in particolare riteniamo che permettere il voto elettronico ai grandi elettori sarebbe una risposta valida al problema, così come sarà sperimentato dal Parlamento Europeo per la prima volta nel processo di elezione della sua nuova presidenza,  oltre che dalle amministrazioni locali e dal Parlamento stesso durante i lockdown. 

Questo momento di crisi potrebbe rappresentare inoltre una grande opportunità di crescita per la nostra Repubblica: la digitalizzazione dei processi democratici e amministrativi è un elemento fondamentale dell’agenda europea per i prossimi dieci anni e del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Nel 2021 sono già stati compiuti importanti passi avanti nel campo della  democrazia digitale, dando la possibilità di firmare per i referendum on-line. Volt italia ritiene che applicare questi principi chiave nella sfera più importante della nostra vita democratica sarebbe anche un importante segnale di maturità politica e istituzionale in un momento in cui la nostra comunità ha bisogno di risposte coraggiose e innovative. 

Come forza giovane, innovativa ed europea, auspichiamo che le nostre parole e speranze possano trovare un riscontro effettivo nelle prossime riunioni tecniche in preparazione del voto. 

La ringraziamo e salutiamo cordialmente.

I Co-Presidenti di Volt Italia 

Gianluca Guerra Eliana Canavesio

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